Leica in crisi

La Leica Camera Ag, produttrice delle mitiche macchine fotografiche analogiche a telemetro è in crisi profonda. In febbraio di fronte ad una previsione di perdite per 10 milioni di euro le banche avevano ritirato buona parte delle linee di credito. Il 15 aprile si è dimesso l'amministratore delegato, il secondo in quattro mesi, dopo l'annuncio che la perdita operativa nell'anno fiscale 2004-2005 è stata di 12,8 milioni di euro.
I piani di sviluppo sono ancora incerti; c'è stata sì un'apertura al digitale in collaborazione con la Panosonic ma la produzione delle nuove tecnologie che invecchiano in meno di un anno, si scontra con la tradizionale filosofia della casa tedesca di produzione di beni durevoli che quasi non si deprezzano.
Alla prossima assemblea straordinaria il 31 maggio prossimo, si spera in un partner industriale solido che possa aiutare la Leica a superare la crisi; potrebbe essere la svedese Hasselblad, che ha recentemente acquisito la danese Imacom leader nella fotografia digitale per professionisti, o la Matsushita-Panasonic.

Attilio Geroni, La Leica bruciata dalla rivoluzione digitale, Sole 24ore, 17 aprile 2005