Kodak disinveste sulla fotografia professionale.

La casa produttrice americana ha annunciato in sordina, nei giorni scorsi, che cesserà la produzione di carta fotografica in bianco e nero. Le ragioni di questa storica scelta vanno cercate in una domanda da parte del mercato che decresce del 25 per cento ogni anno, e che rende questo settore decisamente poco interessante per ulteriori investimenti. L’azienda ha tuttavia specificato che continuerà a produrre sia pellicole b/n, sia reagenti chimici per lo sviluppo, una scelta che rischia di risultare incomprensibile ai consumatori. È ormai chiaro, come ammettono anche i rappresentanti di Kodak, che l’industria è principalmente concentrata sul digitale, la digitalizzazione delle immagini su pellicola e le stampanti termiche.
Quasi contemporaneo è stato l’annuncio che andranno in soffitta alla fine di giugno 2005 anche i modelli di fotocamere Pro SRL/n e Pro SRL/c. Non è stata annunciata alcuna sostituzione, e per il momento Kodak non svilupperà nuove macchine digitali destinate al mercato professionale, anche se i fotografi che già sono in possesso di Pro SRL/n e Pro SRL/c continueranno a ricevere assistenza fino al dicembre 2008.
“Il concetto di una camera digitale con un sensore full frame è stato introdotto al Photokina nel 2002 e lanciato nel 2003. E’ giunto alla fine del suo ciclo di vita. È naturale che nel terzo anno di vita di un prodotto digitale si decida di cessarne la produzione” ha affermato Madhav Mehra, direttore dello sviluppo commerciale del digitale. D’accordo con lui David Kitchin, di Kodak Professional Uk, che ha smentito le voci di un insuccesso commerciale del prodotto. “Entrambi i modelli hanno creato profitti nel mercato inglese” ha affermato, senza essere tuttavia in grado di fornire dati sugli altri Paesi.
Per quanto riguarda il domani, Mehra ha sottolineato come il mercato amatoriale e quello professionale stiano convergendo fino a quasi sovrapporsi, anticipando che il futuro ventaglio dell’offerta di apparecchi digitali reflex rifletterà questa tendenza.
Ci ha infine pensato Audrey Jonckheer, direttore delle Pubbliche Relazioni di Kodak, a rassicurare il pubblico dei professionisti: “Non stiamo chiudendo la porta in faccia al mercato professionale delle digitali”. Infatti è nei piani di Kodak di continuare a fabbricare sensori CCD e CMOS per i modelli professionali di altre case produttrici.

Fonti:
Photo District news: http://www.pdnonline.com/
British Journal of Photography: http://www.bjphoto.co.uk/
http://www.imaging-resource.com/NEWS/1117568029.html