Sulla morte di Ciriello Fnsi chiede indagini rigorose

Franco Siddi, Presidente della Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi), in un comunicato esprime \"incredulità e sconcerto per la conclusione dell\'inchiesta della forze armate israeliane sulla morte del fotogiornalista Raffaele Ciriello, caduto ucciso da una raffica di proiettili a Ramallah il13 marzo scorso. Non risultano soddisfatte le esigenze di verità sulla tragedia. Non appare convincente ed è anzi dolorosamente contraddittoria con tutte le altre indagini libere fatte finora, con gli esiti delle prime perizie delle autorità inquirenti italiane, con le numerose testimonianze dirette di colleghi di lavoro. E\' indispensabile che il Governo italiano chieda chiarimenti e gli atti alle autorità israeliane, che, peraltro, nell\'imminenza della tragedia avevano chiesto scusa e parlato di incidente tipico in zona di guerra. Le indagini dell\'autorità giudiziaria italiana, a questo punto, debbono andare avanti con puntiglio, rigore e serenità\" (...)\"nessuno, neanche Israele, provato dalla tragedia di essere uno Stato senza pace in una terra dove un altro popolo (quello palestinese) è privo del suo Stato, deve avere paura della verità. Nessuno vuole credere né si augura che Ciriello sia stato ucciso deliberatamente, ma se così non è stato e si è trattato, invece, di un errore o di un incidente tipico di un\'azione bellica o anche di un eccesso di reazione cieca non si nasconda la realtà, si puniscano le colpe, si operi per evitare nuove tragedie simili.\" La Fnsi e la Federazione internazionale dei giornalisti hanno chiesto al Governo israeliano che siano resi pubblici tutti i documenti sull\'accaduto.
Comunicato Fnsi, 23 agosto 2002