San Francisco e Los Angeles distano 600 km l'una dall'altra

  • fonte: La Repubblica, 11 ottobre 2017, pagine 14-15
  • titolo articolo: Brucia la California

Il quotidiano la Repubblica sotto la direzione di Mario Calabresi ha notevolmente migliorato l’uso che viene fatto sulle sue pagine delle fotografie giornalistiche, a partire dalla quasi costante presenza di crediti e didascalie (una battaglia di civiltà giornalistica alla quale questo sito ha infaticabilmente dedicato quasi due decenni di interventi appassionati). E’ apprezzabile anche lo spazio dedicato dalla testata a reportage di approfondimento e alla realizzazione di servizi originali in cui i fotografi hanno la possibilità di lavorare con serietà su temi non necessariamente legati alle notizie del giorno. La Stampa, precedentemente rinnovata proprio dall'attuale direttore di Repubblica, aveva già dimostrato una maggiore attenzione per l'uso delle foto qualche anno addietro. Tuttavia manca ancora, ci sembra, all’interno delle redazioni, una diffusa consapevolezza dell’importanza di scegliere sempre le immagini in maniera rigorosa e scrupolosa, come il caso che sto per presentare sembrerebbe dimostrare.

Più di 700 km: è la distanza che separa la città di Santa Rosa, a nord di San Francisco, nella California settentrionale, dalla cittadina di Anaheim, a sud di Los Angeles, nella California meridionale. Proprio la stessa distanza che c’è tra Gaiole in Chianti, in Toscana, e il Parco Nazionale della Sila, in Calabria. Come mai azzardo questo parallelo apparentemente bizzarro? Lo faccio nella speranza che questa analogia con località italiane che conosciamo permetta di capire meglio perché il pubblicare su un giornale indifferentemente le foto di incendi avvenuti in una o nell’altra località costituisca un grave errore giornalistico. Ma proprio questo è ciò che hanno fatto, l’11 ottobre scorso, sia La Stampa, sia la Repubblica.

  • fonte: La Stampa, 11 ottobre 2017
  • titolo articolo: La California brucia, morti e dispersi
  • nota: Stranamente, la foto si presenta molto desaturata rispetto all'originale, visibile più sotto in questo articolo. Ci si chiede come mai.

Queste due testate nazionali hanno pubblicato, cioè, le foto di Anaheim mescolate a quelle di Santa Rosa, indicando, sì, in didascalia di quali località si trattasse, ma evidentemente senza rendersi conto di quanto distanti tra loro questi luoghi in realtà fossero. E’ vero che anche ad Anaheim era in corso un incendio, ma la notizia da evidenziare in questo caso era un’altra: era cioè che ampie aree della zona di produzione vitivinicola a nord di San Francisco, le più note regioni di produzione del vino della California e anche degli Stati Uniti, erano devastate da tre giorni da incendi di impressionanti proporzioni, che stavano mettendo in ginocchio la Napa Valley e la Sonoma Valley.

  • fonte: San Francisco Chronicle, 10 ottobre 2017
  • titolo articolo: Devastation in wine country

I titoli dei giornali americani di quegli stessi giorni erano “Wildfires lay waste to wine country” (Los Angeles Times del 10 ottobre, prima pagina), “Devastation in wine country” (San Francisco Chronicle del 10 ottobre, prima pagina), “Napa valley winery and estates go up in flames” (San Francisco Chronicle del 10 ottobre, pagine interne), “California wine industry’s fate is uncertain as fires continue” (The Washington Post dell’11 ottobre) e tutte le foto illustravano appunto la zona tra Sonoma e Napa Valley, devastata dal fuoco.

  • fonte: Los Angeles Times, 10 ottobre 2017
  • titolo articolo: Wildfires lay waste to wine country
  • didascalia: Charred wine barrels at Paradise Ridge Winery in Santa Rosa, Calif, which was destroyed as wildfires engulfed the area. Wineries in the Napa and Sonoma regions are a big draw for visitors.
  • firma: Josh Edelson/Agence France-Presse/Getty Images
  • fonte: The Washington Post, 11 ottobre 2017
  • titolo articolo: California wine industry’s fate is uncertain as fires continue

Ad oggi, dieci giorni dopo l’inizio degli incendi, le vittime accertate sono più di quaranta, i dispersi centinaia, le abitazioni e i depositi delle aziende vinicole rase al suolo sono ancora difficili da quantificare ma il bilancio provvisorio si presenta spaventoso (“Industry, region faces historic losses” secondo il San Francisco Chronicle del 10 ottobre, pagina 12) mentre gli ettari di territorio bruciati si misurano in decine di migliaia.

  • fonte: San Francisco Chronicle, 10 ottobre 2017, pagine 12-13
  • titolo articolo: Napa valley winery and estates go up in flames

La notizia era dunque: la terra del vino (per antonomasia, si potrebbe dire, in un’ottica californiana o statunitense) è devastata dagli incendi. E in effetti la Repubblica titola l’articolo “Brucia la California. Inferno di fuoco a nord di San Francisco”. Pure La Stampa titola, nelle pagine interne “Fiamme nella Napa Valley, almeno 15 morti. Bruciano le terre del vino californiano”, ma in prima pubblica la stessa identica foto di Anaheim (ricordo: che sta da tutt’altra parte della California e che non ha alcun vigneto che possa bruciare) cui anche Repubblica aveva dato il massimo risalto.

Su Repubblica includere quell’unico, isolato incendio nella parte meridionale della California serviva solo a richiamare Disneyland, inclusa infatti nel sommarietto: peraltro il parco divertimenti non è stato minimamente lambito dalle fiamme.
Come abbiamo accennato in apertura di questo articolo, proviamo a riconsiderarlo, questo svarione geografico, in un’ottica più vicina alla nostra esperienza per meglio capire distanze e differenze. Se per ipotesi la zona di produzione del Chianti tra le province di Siena e Firenze fosse interessata da decine di incendi di grande vastità, e ci fosse contemporaneamente anche un singolo incendio in Calabria, nel Parco della Sila, chi mai penserebbe, in un giornale italiano, di mescolare le foto e utilizzarle intercambiabilmente in un articolo che parla della distruzione di ampie aree coltivate a vigneto in Toscana?

  • didascalia: Firefighters work to extinguish a fire on Via El Estribo during the Canyon Two Fire in Anaheim, California, on Monday, October 9, 2017
  • firma: Jeff Gritchen, Orange County Register (SCNG, Southern California News Group)
  • fonte: http://www.ocregister.com/2017/10/09/brush-fire-burning-25-acres-in-anaheim-hills/
  • titolo articolo: Canyon Fire 2 has destroyed 6,000 acres and 24 structures, threatening another 5,000


Doveva del resto essere molto semplice comprendere che quelle foto (certo: drammatiche, evocative, informative ma soprattutto esteticamente molto d’impatto) di Jeff Gritchen, fotografo di staff dell’Orange County Register che documentavano efficacemente un incendio ad Anaheim non hanno molto a che vedere con gli eventi a cui la notizia faceva riferimento. Se in didascalia si scrive che le foto sono di un fotografo dell’Orange County Register (quotidiano che fa parte del SCNG, Southern California News Group), che quindi fotografa nei dintorni della zona in cui il giornale viene distribuito, appunto la contea di Orange a sud di Los Angeles, forse dovrebbe sorgere il dubbio che quelle foto non sono collegabili agli incendi dei vigneti della Napa Valley, settecento chilometri più a nord.

  • fonte: Corriere della Sera, 11 ottobre 2017, pagina 17
  • titolo articolo: California, brucia la terra del vino. Quindici morti, oltre cento dispersi

In maniera molto opportuna ed efficace, invece, il Corriere della Sera, che giustamente ha utilizzato unicamente immagini della Napa Valley, ha aggiunto una cartina geografica con gli incendi che stanno interessando la California, la maggior parte dei quali, e di gran lunga i più gravi, sono concentrati nel nord del paese, appunto la zona dei vigneti.

  • fonte: Corriere della Sera, 11 ottobre 2017, pagina 17
  • titolo articolo: California, brucia la terra del vino. Quindici morti, oltre cento dispersi

Del resto la mappa degli incendi in California http://www.fire.ca.gov/general/firemaps, pubblicata da CAL Fire (California Department of Forestry and Fire Protection), l’ente governativo ufficialmente deputato, mostra chiaramente che la stragrande maggioranza degli incendi sta interessando la parte settentrionale del paese.

  • fonte: http://www.fire.ca.gov/general/firemaps

Ci si può chiedere cosa possa aver generato un simile errore: sicuramente c’è stata una insufficiente conoscenza della geografia, prima di tutto, ma poi forse anche una certa fascinazione per immagini di impatto ma non strettamente connesse con le notizie del giorno.
Scegliere foto di grande forza comunicativa, valorizzarle attraverso una buona impostazione grafica della pagina, didascalizzarle correttamente e citandone l’autore non basta più: occorre che siano anche strettamente connesse con i fatti raccontati e non soltanto delle "belle e potenti fotografie". Questo è il senso del giornalismo visivo e questo viene richiesto a chi ne vuol fare un buon uso.

Marco Capovilla