La semplicità delle cose importanti

Dedicato agli ideatori, costruttori, revisori delle gallerie fotografiche pubblicate sulle edizioni online dei quotidiani italiani. Dedicato ai loro direttori e al modo in cui considerano la fotografia di informazione e che evidentemente o non guardano le edizioni on line dei giornali che dirigono o, ancora peggio, ritengono che la fotografia non valga la pena, mai, di una cura o di una semplice correttezza; per rispetto e obbligo nei confronti dei loro lettori. Il fatto che Ezio Mauro o Ferruccio De Bortoli o chiunque altro sia nella loro posizione non abbiano la minima considerazione per la fotografia non ci stupisce. Trattano i loro giornali come un corpo separato: da una parte le parole dall'altra le immagini: e come si evince non viaggiano sulla stessa linea di considerazione. Ci siamo soffermati spesso sulle loro immaginifiche gallerie on line che spesso coniugano il sacro ed il profano (molto più spesso il profano. Qui a seguire dei titoli presi a caso dalle gallerie del giorno di entrambi i giornali:

Repubblica.it:

il sorriso del calamaro

Eva Longoria senza trucco: La vendetta dei brufoli

"Paparazzo non hai scampo" Lindsay usa la pistola ad acqua

Oroscopo, ultima frontiera: il futuro secondo il body painting.

Le foto hot della bella Jacqueline: aria di crisi in casa Disney.

Cina la sfida impossibile: diecimila api sul corpo .

Obama ai tempi del college:in mostra a Los Angeles.

quest'ultima cortesemente offerta dall' Espresso

passiamo ora al Corriere.it

LATO B» Spot Roberta, è Nina l'erede di Michelle.

i tatuaggi delle star

nella sez: foto del giorno

invece troviamo : Pianta d'artista - Una pianta tagliata a forma di panda nella mostra di mosaicultura in corso ad Hamamatsu in Giappone (Afp) LA VIGNETTA DI GIANNELLI - Dal Corriere della Sera del 19// 2009. Il sorriso di Miss Spagna - Estibaliz Pereira Rabade è felicissima dopo aver vinto il titolo di Miss Spagna 2009 (Reuters)

Adesso invece vorrei che vi soffermaste su questa piccola gallerie on line del New York Times

Niente di che : parla di una scuola per trapezisti lungo l'Hudson, mera curiosità, mero divertimento. Guardate le fotografie. gustatevi le didascalie: alla fine della galleria avrete saputo che esiste una scuola del genere a Manhattan, avrete visto delle discrete immagini, quelle necessarie a raccontare la storia ( e non ad implementare i click e quindi i costi degli spazi pubblicitari come invece fanno spesso su Repubblica on line moltiplicando pani e pesci ) e dalle didascalie, ognuna diversa per ogni immagine, avrete desunto una piccola storia, avrete conosciuto un po' del metodo di lavoro dei trapezisti, delle difficoltà, delle ansie, delle aspettative ( nelle quali non è poi difficile identificarsi ) di chi ha provato a cimentarsi una domenica mattina.

Prendendo a prestito quello slogan profferito da un famoso calciatore per una vecchia campagna per Roma pulita “ Ma che ce vo “ che in italiano significa “non ci vuole poi molto “ giro sconsolato la domanda ai soloni dell'informazione .