Guardia di Finanza sequestra fotocamera e tessera professionale ad un fotoreporter

Dalla newsletter del GSGIV (Gruppo di specializzazione dei giornalisti dell'informazione visiva - Associazione lombarda dei giornalisti) riceviamo e pubblichiamo.

Con la motivazione di violazioni alla loro privacy, alcuni militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato la fotocamera e il tesserino professionale ad un fotogiornalista che li aveva ripresi.
L'episodio è avvenuto a Chiavenna (So) durante un'ispezione tributaria nello studio di un reporter che qualche giorno prima li aveva fotografati durante un'operazione di frontiera.

Per la Guardia di Finanza di Chiavenna la legge sulla privacy impedisce a un cronista di fotografare i propri militari in divisa mentre svolgono un servizio sulla pubblica via. Sulla base di questa incredibile motivazione i finanzieri oggi hanno sequestrato a un giornalista professionista, Stefano Barbusca, la macchina fotografica. Non solo, al collega è stato sequestrato, del tutto abusivamente, anche il tesserino professionale. L’Unione Nazionale Cronisti Italiani protesta per questo comportamento, che non ha alcuna giustificazione giuridica e lede pesantemente la libertà di informazione e il diritto – dovere di cronaca.
La legge sulla tutela dei dati personali ha tutte altre finalità che quella di impedire agli organi di informazione di riferire l’attività delle forze di polizia che si esercita in luoghi pubblici e in divisa.
Il sequestro della macchina fotografica a Stefano Barbusca è avvenuto davanti al negozio del fotografo Dardo Rigamonti che lo scorso 18 gennaio ha realizzato un servizio fotografico al valico di frontiera tra Italia e Svizzera di Villa di Chiavenna – Castasegna sulla statale 36 dello Spluga. I finanzieri in servizio, in divisa, al valico avevano fermato un furgone sul quale una ventina di profughi curdi stava per essere portata in Svizzera e avevano arrestato il conducente. Il giorno successivo l’edizione di Sondrio della Provincia ha pubblicato un servizio sulla vicenda corredato da alcune fotografie, provocando l’irritazione della Finanza. Il 1° febbraio nel negozio di Rigamonti si sono presentati sette Finanzieri in divisa per eseguire controlli sulla contabilità. E’ stato in questa occasione che a Stefano Barbusca è stato impedito di svolgere il suo legittimo lavoro di cronista.
Protesta dell'Unione nazionale cronisti italiani, del Gsgiv dell'Alg e del Presidente dell’Ordine della Lombardia, Letizia Gonzales, la quale ha dichiarato: "Mi auguro che si tratti di un episodio casuale frutto di un’interpretazione esagerata delle norme che tutelano il cittadino. Noto però con grande preoccupazione che sempre più spesso si usano i regolamenti nati con tutt’altra finalità per impedire la completezza dell’informazione. La libertà di stampa è patrimonio della democrazia ed il giornalista è tenuto a testimoniare ed a riferire dei fatti che accadono. Mi auguro che ben presto si creino dei tavoli di confronto con i rappresentanti delle istituzioni per tutelare il diritto dovere di cronaca”.