Mostra sequestrata in Zimbabwe

Riportiamo integralmente una notizia diffusa da PeaceReporter il 25 marzo scorso.

"Zimbabwe, caso politico per una mostra fotografica sulla violenza di Stato"
La polizia sequestra le immagini e arresta il leader dell'Ong che ha allestito la mostra.
Una mostra fotografica patrocinata da una ong è stata sospesa tra le polemiche e poi riaperta 24 ore dopo la chiusura. E' accaduto in Zimbabwe, presso la Galleria Delta di Harare, dove era in corso una mostra di 66 fotografie in cui si ritraevano gli effetti delle violazioni dei diritti umani avvenute sotto l'ex-presidente Robert Mugabe. La polizia ha deciso lo sgombero della mostra poiché le immagini non erano adatte all'esposizione in quanto mostravano nudità e ferite, e gli organizzatori non potevano dimostrare di avere avuto il consenso da parte degli interessati per mostrarle pubblicamente. Lo stesso capo di ZimRights, l'associazione per i diritti umani che ha curato l'evento, è stato arrestato.
Gli attivisti hanno però presentato ricorso al tribunale, che ha dato loro ragione e ha permesso la riapertura dell'esibizione fotografica presso la galleria, a cui erano attesi diplomatici stranieri e il primo ministro Morgan Tsvangirai. La curatrice della mostra e esponente dell'ong ha dichiarato che questo incidente solleva molte problematiche riguardanti la libertà di stampa, parole che lo stesso Tsvangirai ha poi sottolineato ribadendo che "quando qualcuno combatte per la libertà di espressione, c'è sempre qualcuno altro che cerca di limitare tale diritto".

fonte: PeaceReporter