Anche in Francia la protesta dei fotogiornalisti

La crisi senza precedenti che attualmente colpisce anche i giornalisti francesi (oltre 3.000 posti di lavoro persi nel 2009 - pari all'8% dei titolari di tessera di giornalisti professionisti - e piani di licenziamento che continuano su una strada analoga nel 2010) fanno dei fotogiornalisti, free lance o assunti, le prime vittime delle politiche degli editori.
In un comunicato comune le associazioni professionali di categoria sottolineano che:
- agenzie fotografiche come Gamma, Sygma e altre, hanno presentato istanza di bancarotta;
- l'interesse degli editori alla riduzione dei costi supera quella sulla qualità dell'informazione, che appare esaurito;
- i proprietari dei mezzi di comunicazione stanno mettendo in discussione lo status di dipendenti dei fotogiornalisti e utilizzando il ricatto per mantenerne l'occupazione.
I sindacati dei giornalisti SNJ, SNJ-CGT, CFDT USJ e SJ-CFTC, l’Union des Photographes Professionnelles (UPP, ex-UPC), la Société des Auteurs de l’Image Fixe (SAIF) e la Société Civile des Auteurs Multimédia (SCAM) hanno deciso di riunirsi per sensibilizzare i cittadini e il governo, proponendo soluzioni alla crisi del fotogiornalismo.
Il Ministro della Cultura e della Comunicazione, Frédéric Mitterrand, ha incaricato l’Inspection Générale des Affaires Culturelles (Ispettorato Generale degli Affari Culturali) di nominare una commissione di esperti per affrontare il problema. La lentezza di questa commissione d'inchiesta rafforza la preoccupazione di tutti i fotogiornalisti.
Le organizzazioni firmatarie del comunicato intendono evidenziare le responsabilità dei datori di lavoro in questa situazione e presentare posizioni comuni sulla questione per trovare soluzioni durevoli ad una crisi senza precedenti che minaccia il diritto all'informazione pubblica.
I sindacati invitano i fotoreporter ad unirsi a loro per partecipare al salvataggio della fotografia nei mass media.
Fonte: Categorynet.com