Rosa Parks aveva 42 anni

  • firma: fotografia non firmata
  • fonte: La Repubblica, 8 dicembre 2014 - pagina 13
  • nota: Foto presumibilmente degli anni '90

Il 1° dicembre 1955 Rosa Parks aveva 42 anni, non settanta o ottanta come sembra invece avere nella foto tratta da pagina 13 del quotidiano Repubblica dell’8 dicembre 2014. E questa confusione di età è un comportamento assai poco corretto, giornalisticamente parlando. Ma lasciate che mi spieghi meglio.

Nell’articolo che l’8 dicembre scorso il giornalista Michele Smargiassi ha dedicato all’incontro a Parma tra i dissidenti del Movimento 5 Stelle sono riportate le due citazioni che il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ha fatto nel corso della giornata di contestazione nei confronti della leadership di Beppe Grillo. Poiché le citazioni riguardano due figure molto note della cultura e della storia del ‘900, Bertolt Brecht, il drammaturgo e poeta tedesco, e Rosa Parks, l’attivista dei diritti civili e delle lotte antirazziste statunitensi, chi ha impaginato l’articolo ha pensato di aggiungere delle foto che richiamassero i due suddetti personaggi. Di Brecht è stato utilizzato un primo piano in bianco e nero con sigaro, di Rosa Parks una foto a colori in cui lei appare sorridente seduta all’interno di un autobus.

  • firma: fotografie non firmate
  • fonte: La Repubblica, 8 dicembre 2014, particolare di pagina 13

Parks era nata nel 1913 e dunque, come si diceva, nel 1955, ai tempi del famoso rifiuto di cedere il posto a sedere a un bianco, azione che portò al suo arresto, aveva 42 anni. La foto utilizzata da Repubblica, fatta in un anno imprecisato, la ritrae invece come una donna anziana decisamente sopra i settant’anni, forse anche sugli ottanta. Parks è deceduta a 92 anni, nel 2005. 

  • didascalia: Rosa Parks sits in the front of a bus in Montgomery, Alabama, after the Supreme Court ruled segregation illegal on the city bus system on December 21st, 1956. Parks was arrested on December 1, 1955 for refusing to give up her seat in the front of a bus in Montgomery set off a successful boycott of the city busses. Man sitting behind Parks is Nicholas C. Chriss, a reporter for United Press International out of Atlanta.
  • firma: fotografo non citato
  • fonte: http://www.corbisimages.com/stock-photo/rights-managed/BE031622/rosa-parks-riding-the-bus?popup=1
  • titolo articolo: Rosa Parks riding the bus
  • nota: Categoria 'Immagini storiche' Collezione 'Bettmann Premium'

Ho provato a digitare “Rosa Parks” nella ricerca immagini di Google e la foto di Parks seduta su un autobus che appare più frequentemente è quella che molti di noi ricordano: in bianco e nero, lei di profilo che guarda seria in direzione del finestrino, un uomo seduto dietro di lei. L'immagine è rimasta nella storia perché la immortala, nel dicembre 1956, a un anno dal suo arresto, dopo che la Corte Suprema degli Stati Uniti ha dichiarato incostituzionale la segregazione razziale negli autobus.

La foto del 1956 è senza un autore noto, ma è stata certamente scattata da un fotografo dell’agenzia United Press International (UPI) e adesso è conservata a Washington, alla Library of Congress. Provo a guardare sul motore di ricerca di Corbis che, avendo una ventina di anni fa acquistato l’archivio Bettmann, ha acquisito anche UPI, che ne faceva parte.

E infatti l’immagine, perfettamente didascalizzata, è in vendita (Rights managed) anche in alta risoluzione, volendo (file da 25 MB). La didascalia ci informa che l’uomo seduto dietro di lei è Nicholas C. Chriss, giornalista dell’agenzia UPI, che evidentemente stava seguendo l’evento giornalistico del momento: una donna nera che sedeva legalmente sui sedili di un autobus di Montgomery (Alabama), fino a qualche giorno prima destinati unicamente ai bianchi. Un momento cruciale di svolta nelle lotte per i diritti civili negli USA, fissata in una fotografia destinata a diventare un’icona del movimento di liberazione dei neri d’America.

  • firma: fotografia non firmata
  • fonte: La Repubblica, 8 dicembre 2014, pagina 13
  • nota: Foto presumibilmente degli anni '90

Viceversa, della foto pubblicata da Repubblica (quella a colori scattata trenta o quarant’anni dopo) non si riesce proprio a rintracciare la fonte, nemmeno con una ricerca tramite immagine. E’ chiaramente una foto che qualcuno ha ricreato decenni dopo per celebrare quel momento storico del 1955. Un po’ come un francobollo commemorativo.

Morale della favola: ci si chiede ancora una volta quali logiche guidino le scelte di certe immagini sui quotidiani italiani. Si fa fatica a pensare che siano delle logiche di contenuto, di accuratezza, di precisione, di adesione ai fatti: in breve, che si tratti di vere scelte giornalistiche nel senso proprio dei principi etici e deontologici di riferimento. Ecco, questo forse scriveranno gli studiosi della fotografia e dei mass media un giorno: i quotidiani italiani hanno storicamente mancato in pieno l’obiettivo fondamentale di fornire ai loro lettori una informazione visiva di qualità, preferendo invece accontentarsi di scelte dettate da distrazione e disimpegno, quindi giocoforza di basso profilo, condannandosi così all’irrilevanza visiva nel panorama mondiale della carta stampata.

  • didascalia: Martin Niemöller, pastore protestante tedesco, vero autore del testo citato nell'articolo
  • firma: J.D. Noske / Anefo - Nationaal Archief
  • fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Martin_Niem%C3%B6ller

Discorso a parte meriterebbe la foto di Bertolt Brecht, dato che la poesia citata da cui è scaturito nell’articolo il nome del drammaturgo tedesco è in realtà attribuita erroneamente a Brecht.

Si tratta infatti di un testo il cui autore è molto più probabilmente Martin Niemöller, pastore protestante tedesco, come correttamente citato nell’editoriale del direttore di Internazionale nel numero in edicola proprio in questi giorni. Per restituire la paternità del testo, pubblichiamo una foto di Niemöller.

 

Marco Capovilla