Il pavimento del pianto

  • didascalia: Muro del pianto. "1948-1998". Israeliani e Palestinesi, il costo della Non Pace. a Palazzo Clerici
  • firma: Blow Up
  • fonte: Il Giornale 9 luglio 1998
Caro grafico, lavori sempre di fretta, e sei sempre tu che risolvi la situazione quando si tratta di mettere in pagina testi e immagini pochi minuti prima di mandare il file in tipografia. Ma avrai senz'altro già visto questo genere di fotografie che mostrano i fedeli in preghiera al Muro del pianto a Gerusalemme. Li hai mai visti distesi per terra, con la testa fra le mani? Non credo. Forse ti confondi con i mussulmani che pregano accucciati per terra, e comunque non pregano accucciati sui muri. La prossima volta per favore, guarda meglio e credimi: I muri sono verticali. Disattenzione, ignoranza, indifferenza Il muro del pianto trasformato in pavimento del pianto: è stata una disattenzione, mi sono detto, una svista dovuta ai ritmi frenetici che spesso si tengono in chiusura del giornale. Sullo sfondo forse c'è l'ignoranza di un redattore, di un grafico che ha preso per il verso sbagliato la fotografia, ed ha pensato che di fronte a quel muro gli ebrei si prostrino come si farebbe ai piedi di un idolo (non ci si inginocchia mai nei riti religiosi ebraici). Ignoranza, certamente, e disattenzione perché in una redazione si dovrebbero fare diversi controlli sul "prodotto", a partire dal grafico sino al direttore. Nessuno si è accorto di quel muro orizzontale? Ma supponiamo che qualcuno lo abbia notato e abbia deciso di lasciar correre perché...tanti perché: non c'è tempo, la tipografia non aspetta; oppure la foto non si può ruotare senza ridisegnare la pagina; oppure per indifferenza: sì! indifferenza nei confronti del lettore e delle culture diverse dalla propria. Per quante ipotesi si possano fare nessuna andrebbe a favore della qualità dell'informazione.