UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO

RICERCA PROPEDEUTICA A UNA TESI DI LAUREA

A.A. 2008-2009

Una cultura visiva esemplare: l'uso dell'immagine nel quotidiano francese Liberation


Indice

  • Cecilia Cantadore
  • Una cultura visiva esemplare: l'uso dell'immagine nel quotidiano francese Liberation

INTRODUZIONE     p. 4

 

CAP 1: STORIA DEL FOTOGIORNALISMO DI LIBÉRATION     p. 7
Libération, un giornale speciale     p. 7
Le origini del servizio fotografico: l’APL si fa conoscere     p. 8
L’iconografia dei primi anni     p. 9
La scrittura fotografica     p. 10
L’arrivo di Caujolle     p. 12
Christian Caujolle e i suoi maîtres     p. 13
Dal 1980: il numero “Speciale Sartre”     p. 14
Libération, nuova formula: la singolarità formale del giornale     p. 15
Il ruolo dell’editing     p. 17
La fotografia d’autore (1981-1985)     p. 17
Il fotoreportage “soggettivo”     p. 19
La critica fotografica     p. 22
L’impulso culturale del giornale     p. 23
La seconda generazione di autori     p. 27
Oltre i muri della redazione     p. 28
1985, Agenzia VU, agenzia di fotografi     p. 32

 

CAP 2: IL FOTOGRAFO-AUTORE, L’AGENZIA VU E IL RICONOSCIMENTO ISTITUZIONALE     p. 33
L’agenzia VU’     p. 33
I fotografi di VU’ verso il riconoscimento istituzionale     p. 37
Le agenzie d’autore     p. 41
Il rapporto tra VU’ e Magnum     p. 43
Il fotografo - autore, una legittimità discussa     p. 44
La soggettività, una fotografia che dice «je»     p. 50
L’agenzia VU oggi     p. 51
Com’è il quadro oggi?     p. 54

 

CAP 3: LA PRIMA PAGINA DI LIBÉRATION, STRATEGIE E CARATTERISTICHE     p. 56
La doppia funzione della prima pagina     p. 56
La mescolanza dei generi e l’influenza televisiva     p. 58
Come Libération vede il mondo: i contenuti e la forza della prima pagina     p. 60
La cultura nella prima pagina, un avvenimento ricorrente     p. 64
Quando il personaggio sopravvive al suo creatore     p. 70
Dalla letteratura alle nuove tecnologie     p. 72
La pubblicità come elemento della cultura visiva     p. 74
Una prima pagina sperimentale e orale, da interpretare     p. 79

CAP 4: ANALISI DELLE IMMAGINI FOTOGRAFICHE IN LIBÉRATION     p. 81
L’impaginazione come trascrizione di una politica editoriale     p. 81
Il menabò e l’importanza dell’impaginazione     p. 82
La gabbia grafica di Libération, caratteristiche e storia     p. 83
La nuova formula grafica     p. 86
Il logo     p. 88
Impaginazione e grafica in crescita     p. 89
La politica dell’immagine: la “dittatura grafica”     p. 90
Caratteristiche e funzioni della collocazione della fotografia nella pagina     p. 92
Le fotografie pubblicate: caratteristiche, fonti e didascalie     p. 93
Una cultura visiva oltre la fotografia: l’illustrazione e il disegno     p. 95
La complicità tra immagini e titoli     p. 96
La fotografia diventa digitale: manipolazioni e scelte     p. 98

 

CAP 5: LA TRADIZIONE FOTOGRAFICA VA SUL WEB     p. 100
Le iniziative legate alla fotografia su www.liberation.fr     p. 101
Il blog Vos Photos     p. 102

 

APPENDICE     p. 103
Intervista a Gilou Le Gruiec, direttrice Agence VU'     p. 103
Intervista a Christian Caujolle, direttore artistico dell’Agenzia VU’, di Michel Wlassikoff, storico di grafica - Estratto     p. 104
Dichiarazione di Christian Caujolle     p. 106
Intervista a Alain Mingam, giornalista, fotografo e consulente media     p. 107

 

BIBLIOGRAFIA     p. 109

Introduzione

  • Cecilia Cantadore
  • Una cultura visiva esemplare: l'uso dell'immagine nel quotidiano francese Liberation

Questa ricerca analizza l‟uso delle immagini e delle fotografie nel quotidiano francese Libération, ripercorrendone la storia e le evoluzioni ed analizzando le scelte che sono state, e sono tuttora, alla base della cultura visiva del giornale. Ho analizzato come la linea editoriale abbia portato ad una politica dell‟immagine unica, quali cambiamenti il giornale ha introdotto nell‟uso della fotografia nella stampa quotidiana, ed in che rapporti Libération sia legata all‟agenzia VU‟.
L‟obiettivo di questa argomentazione è quello di dimostrare, tramite la ricostruzione storica ed avvalendosi di esempi concreti, come la politica visiva di Libération sia stata innovativa, esemplare e tutt‟ora ineguagliata nella stampa quotidiana. Un tema originale e poco studiato, finora mai trattato in Italia.
Il motivo della scelta di questo soggetto è stato il voler analizzare un fenomeno che mescolasse aspetti di costume e cultura di un Paese, la Francia, alla tecnica giornalistica e fotografica, ed analizzare come precise scelte editoriali si traducano, in questo caso in immagini, per giungere alla creazione di un prodotto, il giornale Libération, unico e con una cultura visiva esemplare, ancora praticamente sconosciuta nel nostro Paese.
Il quotidiano preso in considerazione è un media comunicativo inserito in una società, quella francese, che vanta una tradizione fotografica importantissima, la più importante dei paesi europei, e ne è l‟espressione significativa.
Ho avuto il vantaggio di vivere la realtà francese da vicino, potendo comprare il giornale in questione tutti i giorni, e ciò mi ha permesso di comprendere meglio le dinamiche e le scelte messe in atto sulla carta stampata.
Libération è un‟eccezione. In un panorama, quello della stampa quotidiana, in cui si cerca di non esporsi, di non prendere posizioni estreme, e dove l‟immagine è sempre stata considerata un “tappabuchi”, un riempitivo, Libération ha saputo distinguersi e delineare un nuovo modo di fare giornalismo attraverso l‟immagine. Ha anticipato i tempi, occupandosi a gran voce di una forma espressiva artistica, la fotografia, che ancora non godeva di un riconoscimento “ufficiale”, e si limitava ad interessare ambiti completamente esterni al mondo dei quotidiani. Libération le ha dato ampio spazio; la stessa cosa è stata fatta per il fumetto, da sempre considerata come una forma d‟arte minore, e tenuta in gran considerazione da Libération.
Una testata, quindi, che ha saputo ribaltare il concetto di immagine nella stampa quotidiana, sfatare i pregiudizi comuni, e imporre di conseguenza importanti cambiamenti alla società, facendo nascere realtà tuttora presenti e importati nel panorama della fotografia d‟autore, prima tra tutte l‟agenzia VU‟.
La politica dell‟immagine di Libération ha portato inoltre alla nascita istituzionale della figura del fotografo-autore, riconosciuta a livello ufficiale. Ha diversificato e valorizzato le fonti delle fotografie nei quotidiani, rifiutando tutto ciò che fino ad allora era stato normale, e cioè il banale, lo scontato, l‟omologato.
Per quanto riguarda le fonti della mia ricerca, ho consultato l‟archivio integrale conservato alla Bibliothèque nationale de France (BnF) contenente tutti i numeri del quotidiano, dalla sua nascita ad oggi. Ho avuto la possibilità di effettuare le ricerche e di raccogliere il materiale direttamente a Parigi, poiché in Italia è praticamente impossibile trovare scritti sull‟argomento. Anche in Francia non esistono libri che lo affrontino nello specifico, ma ci sono biografie del giornale grazie alle quali ho potuto ricostruire le tappe storiche. Quindi per affrontare il tema dell‟utilizzo della fotografia ho dovuto confrontarmi direttamente con la redazione del servizio fotografico di Libération oggi, nonché parlare con Gilou Le Grouiec, attuale direttrice dell‟agenzia VU‟. In Francia esistono libri che accennano all‟argomento, ma sono soprattutto le interviste rilasciate da Christian Caujolle nel corso degli anni che mi hanno fornito le informazioni principali supportando la mia indagine.
Per ovvie ragioni di quantità mi è stato impossibile analizzare tutti i numeri del giornale, perché nonostante Libération sia “giovane”, nato relativamente di recente (1973), i numeri pubblicati sono troppi. Ho scelto di analizzare nel dettaglio alcune pubblicazioni che mi sembravano esemplari e rappresentative, che si prestavano a mostrare come l‟utilizzo dell‟immagine sia stato importante per il quotidiano nel corso degli anni.
La prima parte (capitoli 1 e 2) della mia ricerca contiene un excursus storico che parte dalle origini del quotidiano analizzandone la storia e l‟evoluzione. La seconda parte (capitoli 3,4 e 5) è piuttosto rivolta ad un‟analisi delle immagini e dell‟impaginazione, nonché del sito internet.
Il primo capitolo ripercorre le tappe fondamentali che hanno visto il quotidiano protagonista, dalle sue origini, con particolare attenzione agli avvenimenti che hanno portato al costituirsi del servizio fotografico e all‟arrivo in redazione di Caujolle.
Il secondo capitolo analizza ciò che, fino ad oggi, è scaturito dall‟esperienza di Libération con le immagini. In particolare è stata analizzata l‟importanza dell‟agenzia VU‟, della quale vengono specificate la storia e le caratteristiche, e che può essere considerata come la naturale evoluzione della redazione del servizio foto di Libération negli anni d‟oro. Accanto all‟importanza di un‟agenzia “di fotografi” e non “di fotografie” ho ripercorso le tappe che hanno portato al riconoscimento istituzionale ed ufficiale della figura del fotografo-autore. Libération e VU‟ hanno apportato un contributo decisivo nell‟elevare la figura del fotografo al livello di un vero e proprio autore, a metà strada tra creativo e giornalista, ed a portare al riconoscimento ufficiale del medium fotografico come forma principale di espressione, nonché alla precisazione del concetto di diritto d‟autore per le foto.
Il terzo capitolo è un‟analisi della prima pagina di Libération, dalla nascita ad oggi, con attenzione all‟uso dell‟immagine e della fotografia. Ho spiegato come le scelte editoriali siano veicolate principalmente dalla Prima, analizzandone le caratteristiche estetiche, che vedono l‟immagine e il testo dei titoli complementari. La prima pagina è il biglietto da visita del quotidiano, è ciò che lo distingue da tutti gli altri, e la fotografia svolge al suo interno un ruolo fondamentale. Ho scelto alcune Prime che mi sembravano rappresentative della moltitudine, le ho analizzate, cercando di interpretarne anche il significato. Le pagine scelte sono diverse tra loro, per cercare di dare una visione completa generale (dalla politica alla cultura, da quelle con le fotografie a quelle con i fumetti).
Il quarto capitolo ripercorre le evoluzioni dell‟impaginazione e della gabbia grafica di Libération nel corso degli anni, come sempre con un‟attenzione particolare per i fautori di questo stile innovativo e per lo spazio dedicato all‟immagine.
Ho scelto di dedicare nel quinto ed ultimo capitolo una breve riflessione anche riguardo al sito internet www.liberation.fr perché penso che ormai i tempi siano cambiati, la fotografia digitale e le versioni on-line dei giornali non possano essere ignorate e siano altrettanto importanti del giornalismo tradizionale, analogico e cartaceo. Ormai la versione web di un quotidiano è forse più letta della versione cartacea e mi sembrava interessante verificare come le scelte editoriali si traducano sul sito in modo parallelo alla carta. Ho analizzato con che importanza ed in che modo il sito dedichi spazio alla fotografia.
Da questo lavoro emerge la particolarità e l‟unicità della cultura visiva in Libération, che non ha uguali né in Francia né, tantomeno, in Italia. Emerge il ruolo di primo piano che il quotidiano ha ricoperto come promotore della fotografia d‟autore nella società, e la sua peculiarità nel dedicare attenzione ad altre forme di immagini non considerate normalmente all‟altezza nella stampa quotidiana. Emerge come il rapporto col pubblico sia fondamentale in un quotidiano come Libération, che cerca di colpire e stimolare il proprio lettore sfruttando come arma principale la potenza di una bella immagine.

Bibliografia

  • Cecilia Cantadore
  • Una cultura visiva esemplare: l'uso dell'immagine nel quotidiano francese Liberation

François Samuelson. Il était une fois Libération. Flammarion, 2007

 

Eric Aeschimann. Libération et ses fantômes. Seuil, 2007

 

Pierre Rimbert. Libération : de Sartre à Rothschild. Raisons d‟agir, 2005

 

Bernard Lallement. Libé, l’oeuvre impossible de Sartre. Albin Michel (Documents Politiques), 2004

 

Jean Guisnel. Libération. La biographie. La Découverte, 1999

 

Serge July et autres - Libération 1973-2003 : Almanach des 30 ans - Paris, éditeur Libération, 2003

 

Roland Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 1980

 

Bourdieu P., La fotografia: usi e funzioni sociali di un’arte media, Guaraldi, Rimini 1972

 

Jean-Claude Terrier, Le roman vrai de Libération, Julliard, Paris, 1994

 

Christian Caujolle, Agence VU’Galerie, Actes Sud Publication, 2006

 

Louis Mesplé, L’Aventure de la photographie contemporaine, Editeur Le Chêne, 2006

 

Gaëlle Morel, Le Photoreportage d’auteur. L’institution culturelle de la photographie en France depuis les années 1970, éditions du CNRS, 2006

 

Jean-Francois Chevrier, Photographie France Aujourd’hui, Paris, ARC, 1982

 

Claude Maggiori, Interview d’image, Editions du Seuil, 2004

 

Guerrin Michel, Profession photoreporter, vingt ans d’images d’actualité, Paris, Gallimard, 1988

 

Yan Morvan, Photojournalisme, éd. du CFPJ, Victoires éditions, 2000

 

Robert Pujade, Naissance de la critique photographique en France (1969-1985)

 

Isabelle Abtey, Rituels de l’information et mises en scène atypiques de l’actualité: histories de la une de “Libération”, DEA de l‟Institut Francais de la presse, Paris II, 2000

 

Intervista a Christian Caujolle, direttore artistico dell‟Agenzia VU‟, di Michel Wlassikoff

 

Intervista a Gilou Le Gruiec, direttrice Agence VU'

 

Intervista a Alain Mingam

 

Jean-Luc Monterosso, “La photographie appliqué”, in Catalogue du Mois de la Photo 1988, Parigi, Paris Audiovisuel, 1988