Annie Leibovitz fotogiornalista negli anni Settanta.

  • didascalia: Mostra di Annie Leibovitz, The early years, 1970-1983: Archive Project #1 prodotta dalla Luma Foundation, Arles 3 luglio 2017
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La mostra di Annie Leibovitz The early years, 1970-1983: Archive Project #1 fa parte del Associated Program dei Rencontres de la Photographie 2017. Prodotta dalla Luma Foundation - che ha acquisito l’intero archivio della fotografa statunitense - racconta con più di 3000 mila fotografie i suoi primi 13 anni di lavoro da quando ancora studentessa del San Francisco Art Institute inizia a collaborare con Rolling Stone fino ai primi ritratti scattati nel 1983 per Vanity Fair.

  • didascalia: Le fotografie del reportage su Cape Canaveral e il lancio dell'Apollo 17 alla mostra di Annie Leibovitz nella Room #3 alla Luma Foundation, Arles, 3 luglio 2017. Il reportage fu pubblicato su Rolling Stone con i testi dello scrittore Tom Wolfe (foto al centro) uno dei creatori del new-journalism.
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Le fotografie sono un pezzo di storia americana. Raccontano del rock, della cultura e della contro-cultura, dell’arte, del giornalismo e del new-journalism, della politica e della famiglia Leibovitz. Moltissimi ritratti, poco posati, ripresi in situazioni private dove giornalista e fotografo era accolti come semplici ospiti, quando ancora interviste e fotografie non prevedevano accordi con agenti, uffici stampa e addetti vari alla comunicazione e all’immagine.

  • didascalia:

    Ritratti dei registi Mike Nichols con Roman Polansky, dello scrittore Truman Capote,  e Ken Kesey "profeta della controcultura" alla mostra di Annie Leibovitz, Room #4, 1974 alla Luma Foundation, Arles, 3 luglio 2017.

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  • nota: Particolare della parete
  • didascalia:

    Ritratti del cantante e compositore John Lennon e della sua compagna l'artista Yoko Ono alla mostra di Annie Leibovitz, Room #1, 1970-1971, alla Luma Foundation, Arles, 3 luglio 2017. Le foto sono state scattate a New York nel dicembre del 1971 quando Lennon aveva appena lasciato la band dei Beatles.

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  • nota: Particolare della parete

In mostra ci sono riproduzioni digitali da stampe originali di diverso formato. Si tratta probabilmente di ingrandimenti delle numerose classiche prove di stampa13x18 e da stampe di formati maggiori 24x30 e 30x40. Normalmente le piccole stampe servivano a fare l’editing del servizio e a dare le indicazioni allo stampatore per gli ingrandimenti definitivi.

  • didascalia: Ritratti di Rihard Avedon, Hansel Adams, Andy Warhol, Helmut e June Newton alla mostra di Annie Leibovitz, Room #5, 1975-1976, alla Luma Foundation, Arles, 3 luglio 2017. Nella primavera del 1976, Rolling Stone pubblicò un portfolio sui fotografi ammirati da Leibovitz:  Avedon, Adams, Warhol, Newton, Jacques Henry Lartigue e Henry Cartier Bresson; lei fece i ritratti, li intervistò e scrisse l'articolo.
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Le moltissime fotografie hanno quindi qualità di stampa diverse; alcune risultano poco leggibili perché appese a più di 2 metri e mezzo di altezza, altre perché volutamente sovrapposte a formare piccoli mazzetti ad indicare una selezione. Le pareti delle 8 “camere” in cui si snoda il percorso cronologico della mostra sembrano organizzate in modo da richiamare il lavoro redazionale con una simbolica gabbia grafica tracciata da cordini tesi in orizzontale e in verticale. Le fotografie sono attaccate con puntine trasparenti una accanto all’altra senza spazi liberi se non quelli bianchi lasciati sulle stampe. 

  • didascalia:

    Ritratti dell'artista pop Andy Warhol con lo scrittore Truman Capote e il cantante dei Rolling Stones, Mick Jagger alla mostra di Annie Leibovitz, Room #3, 1972-1973, alla Luma Foundation, Arles, 3 luglio 2017. 

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  • nota: Particolare della parete

Gli ingrandimenti sono sempre senza tagli a tutto fotogramma con il bordino nero lasciato dalla mascherina dell’ingranditore.

Un allestimento in bilico fra la classica mostra fotografica e l’installazione artistica con le informazioni normalmente fornite dalle didascalie sostituite da testi rievocativi degli avvenimenti del periodo storico e lunghi elenchi dei nomi delle persone ritratte. Il tutto è giocato sulla massa degli scatti più che sui loro singoli significati. Chi vuole identificare con certezza le persone ritratte ha il suo bel da fare per cercare piccolissimi numeri rossi che corrispondono al nome nell’elenco. 

  • didascalia:

    Fotografie scattate durante le riprese del film Kocksuker Blues di Robert Frank (con la cinepresa) durante il l'America Tour dei Rolling Stone nel 1972, mostra di Annie Leibovitz, Room #3, 1972-1973, alla Luma Foundation, Arles, 3 luglio 2017. I fotografi Robert Frank e Henry Cartier Bresson era degli eroi al San Francisco Art Institute dove studiava Liebovitz.

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  • nota: Particolare della parete

La mostra è da vedere - non siamo i soli a sostenerlo - perché come detto è uno spaccato di storia americana, perché i personaggi ritratti nei loro ambienti sono fra quelli che più hanno segnato l’evoluzione di cultura, giornalismo, arte e fotografia non solo negli USA. 

  • didascalia:

    Fotografie scattate alla Casa Bianca il giorno delle dimissioni di Richard Nixon, Wahington 9 agosto 1974, mostra di Annie Leibovitz, Room #4, 1974 alla Luma Foundation, Arles, 3 luglio 2017. Nixon si dimise per lo scandalo del Watergate e per le accuse di corruzione, riciclaggio di denaro, evasione fiscale, intercettazioni telefoniche di giornalisti e oppositori, falso, ostruzione alla giustizia e per aver rimosso pubblici ufficiali che idagavano su di lui.

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  • nota: La panoramica della sala dove si tiene la conferenza stampa (in basso a sinistra) è realizzata unendo due fotografie.
  • didascalia:

    Ritratti di Debra Winger, Blues Brothers (John Belushi and Dan Aykroyd), Dan Aykroyd, Richard Pryor, Woody Allen alla mostra di Annie Leibovitz Room #7, 1979-1980, alla Luma Foundation, Arles, 3 luglio 2017.

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  • nota: Particolare della parete

E perché si percepisce l’evoluzione professionale della Leibovitz fino all’adozione del formato 6x6. È palpabile, ad esempio, il perfezionamento delle inquadrature via via sempre più precise e pulite. Una pulizia che non toglie immediatezza e spontaneità al racconto per immagini.

  • didascalia:

    Fotografie dei timbri dei fotografi di Magnum e ritratti di Henri Cartier Bresson alla mostra di Annie Leibovitz, Room #5, 1975-1976, alla Luma Foundation, Arles, 3 luglio 2017. I fotografi Robert Frank e Henry Cartier Bresson era degli eroi al San Francisco Art Institute dove studiava Leibovitz.

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  • nota: Particolare della parete

Una mostra su come si faceva fotogiornalismo per una rivista statunitense negli anni Settanta. Forse l’unico pezzo mancante sono le riproduzioni delle pagine di Rolling Stone su cui furono pubblicati i servizi. Almeno le copertine le potete vedere qui.

 

La mostra sarà aperta fino al 24 settembre, ingresso €7.