Stanchi di bacchettare

  • didascalia: Lord Hutton outside the high court in London yesterday. He said his inquiry into Dr Kelly's death would hear detailed evidence of the events surrounding the scientist's apparent suicide. (Lord Hutton a Londra ieri davanti all'alta corte. Ha dichiarato che la sua inchiesta sulla morte del Dr Kelly indagherà sulle circostanze dettagliate relative agli eventi che circondano l'apparente suicidio dello scienziato)
  • firma: Ian Waldie/Getty Images
  • fonte: The Guardian, 2 agosto 2003
  • titolo articolo: Your inquisitor awaits, Mr Blair
Il nostro Osservatorio è nato con l’intento di svelare e commentare le malefatte dei giornali italiani per quanto riguarda l’uso delle immagini fotografiche. Dopo cinque anni di bacchettate a 360 gradi e di toni oscillanti tra lo stupefatto, lo sdegnato e il rassegnato di fronte alla poca considerazione che le fotografie ricevono, quasi senza eccezioni, nelle pagine della stampa italiana, sentiamo l’esigenza di fornire ai nostri lettori qualche esempio edificante di utilizzo corretto di immagini fotografiche in campo giornalistico. Se non altro per evitare il rischio di girare a vuoto intorno allo stesso triste ritornello. Cercheremo esempi in positivo, come in questo caso, a partire dalla stampa estera. Ci impegniamo a farlo proponendo in futuro anche esempi tratti dalla stampa italiana, per quanto sarà possibile. L’immagine che vi presentiamo è stata pubblicata ad agosto 2003 sul quotidiano inglese The Guardian. Ne presentiamo sia l’impaginato, sia il dettaglio fotografico.
Si tratta di un ritratto del membro della Camera dei Lord britannica, che guida la commissione istituita allo scopo di indagare sui retroscena e le responsabilità relative alla morte dello scienziato David Kelly.
Ci interessa qui sottolineare non il carattere di eccezionalità, estetica o contenutistica, di tale foto, non la genialità o tempestività dell’autore, e nemmeno la impareggiabile maestria dei grafici impaginatori.
Ci interessa piuttosto mettere in risalto la “normalità” di questa immagine, la sua coerente collocazione nella pagina, la perfetta sintonia della foto con il tema trattato nell’articolo, la corrispondenza tra didascalia e contenuto dell’immagine e, scusate se è poco, la corretta e completa formulazione della didascalia. In altre parole, la semplice, ordinaria, applicazione alla lettera, dei princìpi di base che regolano l’utilizzo delle fotografie in campo giornalistico. Quasi un esempio da manuale.
  • firma: Ian Waldie/Getty Images

Volendosi soffermare più a lungo sul commento dell’immagine, verrebbe da pensare anche alle azioni e decisioni redazionali - e non solo - che hanno portato alla progettazione, prima, e alla materiale realizzazione, poi, della foto. In essa vediamo infatti il soggetto della foto (Lord Hutton - uno dei più autorevoli, indipendenti e rispettati giuristi britannici), posare per il fotografo (Ian Waldie — Getty Images) davanti all’alta corte di giustizia di Londra, per nulla assediato dal consueto, per noi, esercito di fotoreporter, cameramen e giornalisti, ma anzi a suo perfetto agio, con gli uomini della security collocati in maniera discreta a debita distanza. La dimensione della fotografia, su sette colonne, la perfetta messa a registro, la qualità della stampa (riferita ad un quotidiano) e l’ampiezza del campo inquadrato permettono di valutare appieno il rapporto tra soggetto e contesto. Verrebbe da pensare ad una foto espressamente commissionata, da parte di qualcuno che ha pensato anticipatamente alla sua precisa collocazione nella pagina a completamento ed arricchimento del testo. La parola che ci viene in mente, quasi sconosciuta nelle nostre contrade quando si tratti di fotografie giornalistiche, è “progettualità”; e anche “valorizzazione” dell’apporto dell’informazione veicolata dalle immagini. Agli antipodi di questo per nulla eccezionale “ritratto ambientato”, piuttosto normale anzi nel panorama dei giornali britannici, si collocano le ben note e tristi “testine”, pietre miliari della fotografia nostrana di personaggi pubblici. Esse costituiscono da noi la regola. Anche in campo fotogiornalistico, come in altri settori della nostra vita nazionale, si sente forte il desiderio di riuscire a vivere, un giorno, in un paese normale. Noi di Fotografia & Informazione, anche con questa rubrica, cerchiamo di fare la nostra parte.

Marco Capovilla