L'eterno assente

  • didascalia: La Madonna. Perché non c'è rimasta che quella...
  • firma: Marco Vacca

È in scadenza nei prossimi giorni la sesta edizione del premio indetto dalla Provincia di Milano in memoria di Enzo Baldoni. Il concorso è diviso in quattro sezioni una delle quali è dedicata alla fotografia. Scorrendo l'elenco dei giurati non possiamo fare a meno di notare l'assenza, se non di un fotoreporter, almeno di un photo editor. Almeno in quella sezione!

Chi l'ha detto che le competenze di un professore universitario siano sufficienti al giudizio su un lavoro fotografico, cosi come quelle di una pur simpatica ed apprezzata giornalista che si occupa di costume?

Quanto al resto, se i direttori delle testate avessero contezza di cosa sia una buona fotografia di certo ne farebbero miglior uso e forse le pagherebbero anche di più! Magari le firmerebbero anche. Ma si sa che chi dirige un giornale non ha tempo per queste facezie e, quando va bene, demanda la scelta della fotografie all'art director che però ha tutt'altre mansioni. Quando va male si passa ai grafici essendo sconosciuta la figura del photo editor.

E' abbastanza nota la considerazione dei giornalisti nei confronti della fotografia: una roba inutile (perchè l'unico verbo sono le parole), ma necessaria, altrimenti i giornali sarebbero illeggibili. Ci viene in mente Eugenio Scalfari ed il suo famoso “esornativo” attribuito alla fotografia.

Potremmo per esempio consigliare alla Provincia  di Milano di includere in giuria il vincitore dello scorso anno, oppure sostituire alla pletora di direttori (che per esperienza non si presentano quasi mai) qualche timido photo editor, che di bravi e competenti ce ne sono, anche se dai giornali non sembra.

E allora? Allora niente.

In un paese dove niente cambia perché mai si dovrebbe iniziare da qui?

 

Le modalità della partecipazione al Premio Baldoni le trovate in: http://www.provincia.milano.it/news/dettaglio_news.html?id=16273