Milano, il "Giornale" La Repubblica" e la felpa del teppista

Il Giornale, milanese, e il Giorno, anch’esso milanese, per illustrare gli scontri tra tifosi e polizia di domenica 11 novembre hanno utilizzato la stessa foto. Quasi la stessa foto. Sul Giornale hanno pensato fosse meglio evitare pericolose generalizzazioni: la scritta “MILANO” sulla felpa del ragazzo, chiaramente impegnato a fare casino, è stata infatti rimossa. Il Giorno non ha avuto la stessa idea, fornendo una prova, ulteriore, della considerazione della fotografia nei quotidiani italiani: prova? documento? testimonianza diretta? Neanche per sogno, piuttosto illustrazione, opinione. Di sicuro non tutti i milanesi impiegano il loro tempo libero in scontri con la polizia e forse questa prudenza ha mosso il timbro clone del grafico del Giornale: il fine, nobile, era evitare facili e falsi sillogismi, si sa come è suggestionabile il pubblico, in forte odore di razzismo: un teppista in azione nelle nostre città indossa una felpa MILANO, il teppista è un milanese, tutti i milanesi sono teppisti. In effetti in questi casi la sensibilità non è mai troppa. Certo i milanesi non sono, perlomeno in Italia, una minoranza oppressa e riguardi di questo genere non sono stati usati, per dire, nei confronti dei cittadini rumeni solo pochi giorni prima. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare e il Giornale per ora fa da avanguardia in questa coraggiosa battaglia. Che il fatto sia stato notato e riportato da Repubblica fa supporre che nel quotidiano romano vi sia una grande attenzione all’uso delle fotografie sulle pagine dei quotidiani, degli altri ovviamente. Sarebbe interessante sapere se gli autori della nota valutano con la stessa implacabile attenzione e severità anche la fotografia su Repubblica.

Federico Della Bella