A 102 anni è morto Rudolf Arnheim

Rudolf Arnheim, psicologo e critico d’arte, è morto ad Ann Arbor, nel Michigan, alla veneranda età di 102 anni, sabato scorso. Nato a Berlino nel 1904, si era formato alla scuola della Psicologia della Gestalt. In fuga dal nazismo a causa delle origini ebraiche, nel 1933 giunse a Roma e nel 1938, a seguito delle leggi razziali, ripiegò prima a Londra, e poi negli Usa, lavorando per le fondazioni Rockefeller e Guggenheim. La sua lunga carriera accademica in psicologia dell’arte cominciò a New York al Sarah Lawrence College, alla School for Social Research e alla Columbia University, quindi nel 1968 approdò alla Harvard University e successivamente all’University of Michigan. Fra i suoi testi più importanti - oltre ad Arte e percezione visiva, del 1954, Verso una psicologia dell'arte (1966), Il pensiero visivo (1969).
Nel volume di Claudio Marra "Le idee della fotografia" troviamo anche lo scritto, sempre di Arnheim, On the nature of photography", del 1974.
Il suo "Arte e percezione visiva" rimane uno dei testi fondamentali della psicologia dell’arte di tutto il Novecento.