Le ultime foto di Eluana

L’ 8 febbraio 2009, un giorno prima del decesso di Eluana Englaro, il padre Beppino, in quanto tutore legale della donna in stato vegetativo persistente da diciassette anni, aveva acconsentito alle riprese fotografiche della figlia da parte di un fotogiornalista, Francesco Bruni, “per ragioni di attestazione e prova della situazione in quel momento”. A seguito di ciò, e dopo la morte di Eluana, l’autorità giudiziaria il 25 febbraio ha aperto un fascicolo, per violazione dell’articolo 650 del codice penale (inosservanza di un provvedimento dell’autorità giudiziaria), a carico di quattro indagati: l’anestesista, una giornalista Rai, un’infermiera e il fotogiornalista Bruni, disponendo anche il sequestro delle immagini.
Ma il giorno successivo, 26 febbraio, la Procura di Trieste non ha convalidato il sequestro, disponendo peraltro anche la restituzione del materiale fotografico al suo autore, in quanto il reato contestato non sussisterebbe. Con questa decisione sarebbe perciò confermata la possibilità, da parte di Beppino Englaro, in quanto tutore della figlia, di poter decidere autonomamente della tutela della privacy della figlia, anche derogando al divieto di scattare fotografie previsto dal protocollo con cui di autorizzava l’interruzione controllata dell’idratazione e alimentazione forzata.

fonti:
La Repubblica
Il Giornale