La fotografia che ritrae Mevlüt Mert Altıntaş, l'assassino dell'ambasciatore russo in Turchia, urlante davanti al corpo della vittima a cui ha appena sparato, è stata scattata nel dicembre 2016 dal corrispondente di AP Burhan Ozbilici, fotoreporter turco di 59 anni, ed è stata decretata quest'anno World Press Photo of the Year.
Quest'oggi sono stati proclamati anche i vincitori delle altre categorie del concorso, tra essi figurano tre italiani: Alessio Romenzi (terzo nella categoria General News con il reportage "We Are Not Taking Any Prisoners", che racconta un'azione delle forze libiche contro l'Isis ad Al Jiza), Francesco Comello (terzo nella sezione Daily Life con la storia "Isle of Salvation che documenta la vita in una scuola-comunità russa fondata dalla Chiesa Ortodossa) e Antonio Gibotta (dell'Agenzia Controluce, secondo nella categoria People per il suo racconto della pacifica guerra combattuta con farina, acqua e uova nella città di Ibi in Spagna).
Da segnalare il primo premio per foto singole nella categoria Contemporary Issue assegnato a Jonathan Bachman per una foto che la scorsa estate è stato oggetto di riflessione su questo sito da parte di Carlo Cerchioli