Ground 0: censura

Le televisioni francesi lamentano che nei filmati diffusi sul canale internazionale da cui tutte le televisioni mondiali si riforniscono (Eurovision News Exchange) non ci siano immagini delle vittime dell'attentato alle Torri gemelle. "Molte lacrime e poco sangue" constata Michel Cellier direttore dell'informazione del canale M6. Robert Namias, direttore dell'informazione di TF1, segnala che "Durante le prime 48 ore dopo l'attentato al World Trade Center polizia e pompieri hanno organizzato e guidato i pool per i canali televisivi americani. Sono state autorizzate soltanto riprese delle macerie, da lontano e senza dettagli. C'è stata una deliberata volontà di non mostrare la realtà della catastrofe umana". Le agenzie che continuano a realizzare reportage dalla zona dell'attentato sostengono di non subire alcuna censura ma sino ad ora soltanto la Tv americana ABC ha ottenuto l'autorizzazione a filmare nel "Gr ound zero", la zona interdetta, epicentro dell'attentato. Il corrispondente Patrick Poivre d'Avor di TF1, al telegiornale del 18 settembre, in diretta da New York, ha denunciato il sequestro di 197 tessere stampa nella zona interdetta. Alla CNN ammettono un certo ritegno "per non essere di cattivo gusto". Guy Dutheil, Aucune image des victimes del attentats n'a été mise à la disposition del télévisions étrangères, Le Monde 19 sept. 2001 ; Dominique Dhompres, Vive la censure !, Le Monde 20 sept. 2001 ; Daniel Psenny, Polémique autour de la > des images, Le Monde Télévision 23 sept. 2001. Carlo Cerchioli