Il "Mereghetti" del giornalismo

  • didascalia:

    Una scena tratta dal serial tv "Boardwalk Empire" (2009) diretto, nel primo episodio, da Martin Scorsese con Steve Buscemi e Paz De La Huerta

  • fonte:

    Il Sole 24 Ore, 01 aprile 2012

Stavolta l'oggetto dei miei strali non sarà la Repubblica: pare che un paio di settimane fa abbia già avuto la sua razione durante gli “Stati generali della fotografia”, svoltisi a Milano alla Fondazione Forma.
Questa settimana ce la prendiamo con il Sole 24 Ore di domenica 1 aprile 2012.  (sic!)
Sfoglio il giornale al caldo sole di una primavera più che prematura e mi saltano all'occhio, pagina dopo pagina, ben 5 immagini tratte da film per corredare degli articoli.
Il primo parla di matematica, caso, combinazioni e per illustrare ciò hanno pensato bene di usare un fotogramma tratto dalla serie prodotta da HBO, Boardwalk Empire (grande televisione, serie fantastica con l'imprinting  di Martin Scorsese) in cui si vede Enoch "Nucky" Thompson/ Steve Buscemi e la sua amante Lucy Danziger/Paz de la Huerta ad un tavolo da gioco.

  • didascalia:

    Una scena di Riff Raff di Kean Loach (1991) in cui le ceneri vengono sparse durante una folata di vento, lasciando tutti gli astanti ricoperti dal caro estinto

  • fonte:

    Il Sole 24 Ore, 01 aprile 2012

Passiamo oltre. Altro articolo, tema la cremazione o giù di li, fotogramma tratto da "Riff Raff" di Ken Loach (e perchè non da “The Big Lebowsky” dei fratelly Coen, o da “I ponti di Madison County” di Clint Eastwood  o  da “Paradiso Amaro”, l'ultimo film interpretato da George Clooney?

  • didascalia:

    Dustin Hoffman e Robert Redford in una scena di "Tutti gli uomini del presidente", di Alan J. Pakula. Interpretano i giornalisti Bob Woodward e Carl Bernstein che indagarono sul Watergate e portarono alle dimissioni il presidente USA Richard Nixon

  • fonte:

    Il Sole 24 Ore, 01 aprile 2012

  • titolo articolo:

    Il modello anglosassone

Terzo fotogramma, si parla di giornalismo e che cosa ti fa il magico riflesso pavloviano dell'incommensurabile art director del Sole? Et voilà, un fotogramma tratto dal film di tutti i film che racconta l'inchiesta delle inchieste, il sogno di tutti giornalisti, che ha vinto il premio dei premi (altrui si intende, perché da noi non c'è il Pulitzer, ma il Premiolino): che è “Tutti gli uomini del presidente”  di Alan Pakula. L'immagine mostra Bob Woodward/Robert Redford ed Carl Bernstein/Dustin Hoffman. E meno male che il pezzo parla dei mali del giornalismo, tema dal quale ovviamente la fotografia è esclusa in quanto mero ornamento.
Però anche sul tema la filmografia è sconfinata: si va dal classico “Prima Pagina” di Billy Wilder con un ilare Jack Lemmon nei panni di uno spregiudicato giornalista di nera, fino al recentissimo “State of play" di Kevin MacDonald con Russel Crowe nei panni di un giornalista vecchio stampo ed Helen Mirren in quello della sua bisbetica ma ottima direttrice. Ma, si sa, con il classico non si sbaglia mai e, come il grigio, sta su tutto.

  • didascalia:

    Da sinistra, Pierfrancesco Favino nel ruolo di Giuseppe Pinelli e Valerio Mastrandrea nei panni di Luigi Calabresi in "Romanzo di una strage"

  • fonte:

    Il Sole 24 Ore, 01 aprile 2012

  • titolo articolo:

    Guardinghi

Foto n.4: qui invero si parla di un film, quello di Marco Tullio Giordana su Piazza Fontana e quindi il fotogramma usato sarebbe giustificato: Pierfrancescco Favino/Giuseppe Pinelli, Valerio Mastandrea/Luigi Calabresi in una scena del film. Epperò si parla di un fatto avvenuto, di un pezzo di storia italiana di cui non manca certo memoria fotografica. Tutt'altro. Però, diciamolo, vince la pigrizia  ed è molto più comodo usare le immagini fornite dall'uffico stampa della casa di produzione, magari sono pure gratis, piuttosto che scomodarsi a cercare (e pagare) qualche bella immagine della nostra storia.

  • didascalia:

    Gerhard Steidl in un fotogramma del documentario su di lui

  • fonte:

    Il Sole 24 Ore, 01 aprile 2012

  • titolo articolo:

    Maestro tipografo

Foto n.5:  il testo parla di un documentario sulla vita ed il lavoro dell' editore tedesco Gerhard Steidl ed anche qui, zac!, si ritaglia un fotogramma in cui si vede il soggetto in argomento ed il gioco è fatto: pensare di commissionare un ritratto è fuori discussione, ma almeno provare a cercarne uno negli archivi delle agenzie? E magari pagarlo? Un po' volgare, devono aver pensato al giornale di Confindustria.

Per carità niente di male: illustrazione per illustrazione, tanto vale fare così; d'altronde questo di ricorrere alle immagini dei film è un malcostume generalizzato nel giornalismo italiano, non certo di esclusiva del Sole 24 ore. Questa bassa pratica che consiste nell'impiegare immagini estrapolate da film è stata teorizzata e ufficialmente iniziata da Paolo Mieli al Corriere della Sera negli anni '90 (vedi ad esempio “Il metodo Mieli”) perché, a quanto pare, “attirano maggiormente l'attenzione dei lettori”.
Se proprio gli art devono passare per degli ignoranti in tema di fotografia, almeno siano messi in condizione di sfoggiare una cultura cinematografica! Sempre immagini sono!
Il paradosso è che nello stesso giornale, lo stesso giorno viene pubblicato un ottimo articolo di Ferdinando Scianna su Enzo Sellerio, editore e fotografo.
Parlare di fotografia è come parlare di arte, di una cosa esclusiva, di un corpo separato, come la scultura, o la pittura o la haute cuisine.  A lor signori che redigono il giornale non viene in mente che la fotografia di cui parla Scianna è la stessa di cui si dovrebbero occupare tutti i giorni. A quanto pare invece è molto meglio consultare il Morandini o il Mereghetti, a seconda delle scuole di pensiero, nel caso si avesse qualche dubbio.

Marco Vacca