L'articolo che accompagna il fotomontaggio è di Luca Valdiserri. Prende spunto dall'attualità - le manifestazioni degli squatter di Torino - per presentare un libro e un video delle ShaKe Edizioni Underground, una delle voci che a quella realtà fanno riferimento. Il giornalista suggerisce di trovare un dialogo con i giovani dei centri sociali cominciando a capire il loro linguaggio e a conoscere le loro idee.
Di tono diverso è la didascalia del fotomontaggio, che fa diretto riferimento alla manifestazione del 4 aprile e riassume gli avvenimenti di quei giorni per chi se ne fosse dimenticato. Ma non dice nulla della manipolazione delle immagini.
Oltre al fotomontaggio, completa l'illustrazione dell'articolo un'immagine trasparente, "fantasmatica", di poliziotti schierati col casco, posta dietro il titolo "Squatter".
Sembra che articolo, didascalia e illustrazione soddisfino tre punti di vista diversi (forse) uniti da un argomento (squatter, centri sociali, disagio giovanile, antagonismo...).
In due parole:
tutte le immagini del giornale sono programmaticamente dei montaggi. Il tentativo, più o meno riuscito che sia, è quello di fornire al lettore immagini (non foto) simboliche che lo catturino, e che sintetizzino, soprattutto quelle d'apertura, gli avvenimenti.
La logica seguita è quella di fornire emozioni ai lettori e di soddisfare il principio giornalistico in voga degli accorpamenti di notizie per grandi temi.
Testo della lettera che l'Associazione ha mandato al direttore di Sette, clicca qui .