I blog, nuove agorà telematiche

Nei giorni scorsi un articoletto che avevo scritto per questo sito aveva raccolto un paio di commenti del giornalista di Repubblica Michele Smargiassi.
Sintetizzando: io lamentavo il fatto che dalle pagine di Repubblica venissero proposti (non certo da Smargiassi) articoli non solo un po’ futili ma anche disinformativi sulla fotografia; Smargiassi replicava che spesso sulle stesse pagine, anzi, in quel caso particolare proprio nella stessa pagina, erano ospitate riflessioni assai meno leggere intorno alla fotografia e sul rapporto tra fotografia, nuove tecnologie ed estetica.
A partire da questo mio scritto, e soprattutto dal suo stesso articolo su Repubblica e poi anche dal commento su fotoinfo, Smargiassi, che è rapido e profondo di pensiero tanto quanto lo è nella scrittura, aveva prontamente inserito un nuovo post nel suo blog Fotocrazia, dal titolo “Lo sguardo precotto e mangiato“.
Bene, in pochi giorni, a partire dall’intervento del Fotocrate (nick di Smargiassi) si è scatenata una bufera di oltre 300 commenti e controcommenti (aumentano di minuto in minuto e dunque saranno diventati nel frattempo anche più numerosi).

I temi proposti erano forse un po’ troppi, e questo ha impedito ai numerosi grafomani che in queste occasioni si scatenano di concentrarsi su un tema preciso. Si è discusso di: una nuova estetica delle immagini omogeneizzata a livello globale, dell’aumentato ruolo della tecnologia nel determinare alcune nostre scelte, dei fondamenti economici delle agenzie microstock e delle scelte dei professionisti che con queste collaborano, del rapporto tra fotografia “tradizionale” e fotografia destinata al mercato del microstock, della opportunità/liceità di utilizzare un’immagine concessa gratuitamente su un blog di uno dei due più diffusi quotidiani nazionali e forse anche di qualche altro tema che potrebbe essermi sfuggito (confesso che non ho letto proprio TUTTI gli oltre trecento commenti).

Una cosa vorrei qui limitarmi a sottolineare, al netto delle polemiche (spesso acuite proprio dal mezzo elettronico utilizzato), della grafomania di alcuni commentatori “tiporroici” e della straordinaria capacità di molti di perdere di vista il vero tema da dibattere (la famosa storia della luna e del dito): vorrei apertamente elogiare questa nuova forma di agorà telematica che permette, a chi ha la pazienza di seguirla, di ampliare il discorso pubblico intorno alla fotografia. Molto dipende, ovviamente, dalla qualità dei sassi che i blogger sanno lanciare nello stagno. Quelli di Michele Smargiassi sono sassi ben formati e adeguatamente calibrati, destinati dunque a creare cerchi che si ampliano molto al di là del punto in cui toccano la superficie dello stagno. Certo, ci si deve sorbire anche un bel po’ il gracidare di rane stonate e narcisiste, ma in una democrazia va messo in conto che non tutti i suonatori di un’orchestra improvvisata siano provvisti dell’orecchio assoluto.

Non sempre, in Fotocrazia, noi lettori abbiamo la stessa opinione sui temi che Smargiassi affronta (come ad esempio, un annetto fa, sull’opportunità – o meno - di esporre e presentare con enfasi gli autoritratti di Martina Colombari alla Galleria Forma), ma fa sempre piacere confrontare le proprie idee con quelle di altri che sanno argomentare e difendere civilmente e appassionatamente le proprie.
Di spazi di confronto sui temi della fotografia, e soprattutto della fotografia nel suo rapporto con i media, in giro per internet ce ne sono numerosi, soprattutto si esplorano quelli scritti in lingue diverse dalla nostra.
Farà piacere ai nostri lettori sapere quali altri blog sulla fotografia leggiamo noi di Fotoinfo, condividendo il motto del fotografo americano Tod Papageorge, forgiato a partire da quello, più noto, di Bob Capa: "If your pictures aren't good enough, you aren't reading enough".
A noi farà piacere ricevere le segnalazioni dei blog che i nostri lettori consultano: siamo certi che ci sono in giro realtà interessanti che ci sono sfuggite o che abbiamo involontariamente trascurato. Lo spazio dei commenti è pensato proprio per sopperire a queste eventuali dimenticanze.

Tra i blog italiani, oltre al citato Fotocrazia:
puntodisvista
fotografia: parliamone!
Binitudini
Blog del GRIN
blog di Leo Brogioni


Tra i blog internazionali:
Opinionator
Lens Culture
After Photography
Lens
APhotoEditor
dvafoto
PDN
No Caption Needed
culture visuelle
David Campbell