Il paese delle chiacchiere raffinate e dei media cialtroni

  • didascalia: Mostra al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (MI)
  • firma: fotografia non firmata
  • fonte: http://www.museofotografiacontemporanea.org/

Singolare paese, il nostro. Fervono iniziative culturali di ogni genere intorno alla fotografia considerata sotto tutti i possibili punti di vista, ma nessuno, proprio nessuno, è disposto a investire soldi per produrne di nuova e di decente. Si organizzano convegni, conferenze, appuntamenti, incontri, tavole rotonde, giornate, dibattiti, letture di portfolio, workshop, corsi, master, premi, visioni collettive, ecc. ecc. Ma è come se poi, nella pratica quotidiana, ci si aspettasse che la fotografia si autogenerasse e scaturisse da sola, come la lava di un vulcano esce dalle viscere della terra, senza bisogno di stimoli esterni, di pianificazione, di strutture adatte, di personale specializzato e soprattutto di finanziamenti.

Questo momento storico, poi, mi colpisce per la straordinaria densità, anche temporale, di appuntamenti che hanno il “discorso” sulla fotografia come tema centrale.
Lo segnaliamo anche nella nostra pagina degli appuntamenti:

1 - a Noto (RG) presso la Facoltà di Scienze della Formazione collegata all’Università di Messina, dal 7 al 9 ottobre ci sarà un convegno internazionale organizzato dalla Società Italiana per lo Studio della Fotografia (SISF) e dalla Consulta Universitaria  Cinema, dal titolo: Forme e modelli. La fotografia come modo di conoscenza. Lo spettro degli interventi è molto ampio, spaziando dalla fotografia intesa come bene storico-artistico alla antropologia della comunicazione per immagini, dalla psicologia della percezione alla massmediologia applicata alla fotografia, con incursioni filosofiche e di ricerca linguistica sul tema delle immagini.  I nomi dei relatori garantiscono una qualità elevata, includendo studiosi del calibro di Philippe Dubois (Sorbona), di David Freedberg (Columbia), di Francesco Casetti (Yale) e di Gianni Canova (IULM).

2 – a Roma, presso la facoltà di Scienze della Cominicazione dell’Università La Sapienza, dall’8 al 10 ottobre, dunque negli stessi giorni del precedente, salvo un giorno di sfasamento, l’Associazione Italiana Studi Semiotici organizza una tre-giorni dedicata alla fotografia, dal titolo: “La fotografia. Oggetto teorico e pratica sociale”. La presenza di intellettuali, accademici e studiosi del calibro di Umberto Eco e Omar Calabrese, Paolo Fabbri e Ugo Volli, Mario Morcellini e Gianfranco Marrone, Lev Manovich e Patrizia Violi, per nominare soltanto i più noti, chiarisce fin da subito che il livello del confronto sarà di prim’ordine.

3 – a Cinisello Balsamo (MI), presso il Museo di Fotografia Contemporanea, si svolgerà il 16 ottobre una giornata (in realtà una mezza giornata) di studio in memoria di Roberto Signorini, studioso di fotografia e autore di importanti volumi di ricerca teorica sul “fotografico”. Anche in questa occasione si avranno interventi di noti critici e studiosi, tra i quali Roberta Valtorta, Cesare Colombo, Gigliola Foschi, Gabi Scardi, Eleonora Fiorani.

4 – non dimentichiamo, pur essendosi già svolto nel mese di luglio, che a Bologna si è tenuto quest’anno il periodico convegno dell’associazione internazionale di sociologia visuale (IVSA), che pure ha dedicato alla fotografia una buona parte degli interventi nel corso dei tre giorni di incontri, proiezioni, conferenze, con la partecipazione di eminenti studiosi e ricercatori di tutte le parti del mondo.

Alcuni di noi, incluso chi scrive, entriamo a volte a far parte di questo “circo” che si autoalimenta e autocelebra, partecipando di volta in volta a queste lodevoli iniziative in veste di docenti, critici, esperti, professionisti del settore. Ma poi viene lo scoramento di fronte ai mille esempi tratti dalle pagine dei nostri giornali, dei nostri periodici, dei nostri siti internet: come è mai possibile, ci si chiede, che tanta strabordante intelligenza dedita allo studio e alla cultura della fotografia declinata in tutti i suoi possibili risvolti partorisca nella pratica un mostriciattolo fotografico deforme come quello che i media nazionali sfornano con colpevole negligenza ogni mattina?

La domanda, temiamo, è destinata a rimanere senza convincente risposta.

Marco Capovilla