Si salvi chi può: Le foto mai viste del terremoto su” La Repubblica”

  • fonte: google Maps

Di solito nel gergo dei media il concetto di “foto mai vista” implica un elemento di eccezionalità, di straordinarietà, di bellezza, informativa e/o estetica, con quel certo margine di arbitrarietà che l'arte porta con sè. Foto mai viste possono essere immagini ritrovate, scoperte, che ci illuminano  su un qualche fatto della storia, o anche di un fatto di cronaca, che magari aggiunge  verità all'avvenimento di cui sopra. A “La Repubblica” invece si passa invece per straordinarie delle banalissime immagini del terremoto de L'aquila che di straordinario per loro avranno soltanto il fatto di essere state regalate. D'altronde pretendere che i photoeditor facenti funzione a "La Repubblica" conoscano la straordinaria documentazione che molti fotoreporter hanno realizzato durante il terremoto (e dopo) a L'Aquila è cosa grama.tra i tanti:

 tra cielo e terra ;    the last tent ;   3:32 AM - 6.3 RICHTER;

Che gli editor del giornale non siano delle aquile lo abbiamo imparato da tempo immemore, quindi si può anche pensare che per loro quelle foto potessero avere un carattere di straordinarietà; Loro le immagini che inseriscono neanche le guardano: “ le buttano dentro con la pala” questo, off the record, una volta ci ha detto un giornalista del gruppo esperto del ramo. Al proposito guardatevi questa galleria: certamente è una notizia che merita ben undici immagini ! magari ne bastavano due ( si licet !) se non altro per rispettare la democrazia di genere : invece si preferisce, chissà, solleticare le pruderie dei lettori con la promessa di qualche angolo di pelle in più alla prossima immagine.

  • didascalia: L'Aquila Marzo 2010 i ragazzi aquilani della "protesta delle carriole" contro la mancata rimozione delle macerie dal centro storico

Sul web tutto è lecito: quel che non sarebbe mai tollerato in pagina diventa una specie di “tana liberi tutti” sulla versione on line. tutto fa brodo a condizione che faccia traffico e porti ritorni pubblicitari : Solo questo artifizio sono riusciti ad immaginare questi intelligentoni come unico meccanismo per ingenerare proventi sulle pagine elettroniche. Di qualità neanche si parla. Dunque gossip, donnine discinte, pruderie, curiosità, quindi anche delle banalissime foto del terremoto, strillate come straordinarie e tratte da un volume edito da CNR che verrà presentato al Festival della Scienza. Speriamo, anzi, siamo sicuri che nel volume ci sia molto di meglio di quello che vediamo dalle gallerie del giornale: è che a “La Repubblica” ( e per onestà ed imparzialità dobbiamo dire che tutti gli altri giornali on line non sono poi tanto differenti nella pratica ) distinguono un paio di calzini da una fotografia solo perché la seconda è (di solito) rettangolare, è difficile da infilare  e anche se usata di frequente non puzza.